Salve gente! Qui Michela.
Se il nome Lord Grimdark non vi dice niente significa che non siete su twitter o che il fantasy, appunto, grimdark non fa (ancora) per voi.
Questo quassù è il nome utilizzato sui social dallo scrittore britannico Joe Abercrombie, che qualche anno fa mi ha conquistata con la sua trilogia La Prima Legge, pubblicata in originale dal 2004 e in Italia dal 2013. Purtroppo i volumi della saga sono diventati introvabili anche all'usato, ma per fortuna una nuova edizione è comparsa sugli scaffali nostrani il 19 novembre, assieme al nuovissimo, scintillante volume Un piccolo odio (A little hatred, settembre 2019), anche questo parte di una trilogia.
Non starò qui a farvi i riassunti dei vari romanzi, anche perché si trovano facilmente.
Quello che mi propongo e convincervi a comprarli.
Proviamo.
Partiamo dal genere, che sarebbe fantasy. Dico "sarebbe" perché nell'immaginario comune il fantasy viene associato solo a draghi, elfi e maghi che qui mancano. I personaggi della prima legge sono sopra le righe, incredibilmente forti, resistenti o violenti. C'è la componente magica, ma Abercrombie si concentra parecchio sulla psicologia e la trasformazione dei suoi personaggi, che difficilmente arrivano immutati alla fine del loro viaggio.
Ci sono lunghi spostamenti, battaglie e azioni spietate, ma quello che colpisce è la varietà e complessità dei personaggi, subito distinguibili tanto per le azioni compiute quanto per ogni pensiero trascritto dall'autore.
Quello della trilogia è un mondo duro e in guerra dove i protagonisti sono perlopiù costretti a sopravvivere e non ci sono buoni, solo il meno peggio.
Ah, anche qui, come da Martin, il Nord è figo.
I romanzi che la compongono sono Il richiamo delle spade, Non prima che siano impiccati e L'ultima ragione dei re. Su, già solo i titoli sono convincenti.
Ovviamente Il richiamo delle spade lo reputo il miglior romanzo per cominciare ad immergersi in questo autore.
Nello stesso mondo sono ambientati altri suoi romanzi singoli, che seguono le vicende di altri protagonisti. Troviamo al momento: Il sapore della vendetta, The heroes, Red country (che purtroppo per ora sono quasi introvabili) e una raccolta di racconti intitolata Tredici lame.
Quello che mi fa spesso impazzire nelle saghe con mondi condivisi è la possibilità di trovare il protagonista di un romanzo precedente in veste di comparsa, magari con nome fittizio, e questo sogno con Abercrombie si avvera.
Meno allettante per un lettore grimdark consumato, ma forse più adatto a chi non lo avesse mai provato, è il primo della trilogia del Mare Infranto, Il mezzo re, che segue le vicissitudini di un giovane erede al trono nato con una mano deformata. Se ve lo state chiedendo, nemmeno lui se la passerà bene. Seguono Mezzo mondo e La mezza guerra.
Le mie aspettative per Un piccolo odio sono altissime e per fortuna non ci sarà troppo da attendere per il secondo volume, dal momento che Abercrombie preferisce scrivere tutte le sue saghe insieme prima di pubblicare il primo libro. Pare quindi che avremo il secondo nell'autunno 2020 e il terzo nel 2021. Sinceramente non vedo l'ora e spero che il corriere arrivi presto. Non è forse la lettura più adatta al periodo pre-natalizio, ma tant'è.
Se ve la cavate con l'inglese vi consiglio di seguirlo sulla sua pagina, che tiene abbastanza aggiornata, e magari su twitter dove spesso risponde ai fan e scherza con altri autori fantasy. Tra le altre cose l'ho incontrato al Lucca comics nel 2014 e mi è sembrato incredibilmente gentile e disponibile. Sì, quello che scrive di gente che si fa a pezzi e di inquisitori senza pietà. E se c'è una cosa che si può ben dire di Abercrombie...
Alla prossima!