Salve
gente, qui Michela.
Spero
ve la stiate cavando bene ovunque voi siate. Non sono mai stata una
persona particolarmente ottimista, ma incrociamo le dita,
comportiamoci secondo coscienza e decreti e aspettiamo. Dovrà
passare.
La
Sergio Bonelli Editore, quasi profeticamente, a novembre ha fatto
uscire un volume scritto da Alfredo Castelli e disegnato da Corrado
Roi intitolato Apocalisse, che io ho acquistato però solo a fine
gennaio e letto a fine febbraio. Lo so, ma ci sono tante cose che mi
guardano minacciose dallo scaffale perché comprate da mesi o anni,
non è che una cosa arriva e posso leggerla subito. Ma andiamo
avanti.
Il
volume è di formato più grosso del solito, ma mi fa piacere perché
a dire la verità la voglia di comprarlo mi è venuta prima per i
disegni, poi per la tematica, che comunque mi affascina.
Se
qualcuno può nascere per fare qualcosa in particolare quello è Roi,
nato per disegnare l'orrore. Lo avevo già trovato in alcuni numeri
di Dylan Dog e devo dire che raramente sono rimasta così colpita da
delle tavole.
Torniamo
però all'opera, che è una riproposizione, per fortuna abbastanza
breve data la sua complessità, di Castelli dell'Apocalisse di San
Giovanni, probabilmente il libro più noto del Nuovo Testamento: un
insieme di creature mostruose, scene di distruzione, combattimenti, morte e
follia. Una lettura che con la situazione attuale ci sta.
Nell'Apocalisse
di Giovanni l'uomo è totalmente impotente, in balìa del volere di Dio
che gli riversa addosso tutta la sua vendetta. Questa epidemia, per fortuna, possiamo combatterla in qualche modo. Ho solo trovato
incredibile ritrovarmi a leggere un volume così in tema col periodo: splendido, con un'appendice interessante, una chiarezza
inaspettata per un racconto così visionario e, come forse ho già
detto troppo, dei disegni pazzeschi.
Magari
volete dargli un'occhiata.
Alla
prossima!