mercoledì 18 marzo 2020

Apocalisse, quasi profetico...


Salve gente, qui Michela.
Spero ve la stiate cavando bene ovunque voi siate. Non sono mai stata una persona particolarmente ottimista, ma incrociamo le dita, comportiamoci secondo coscienza e decreti e aspettiamo. Dovrà passare.

La Sergio Bonelli Editore, quasi profeticamente, a novembre ha fatto uscire un volume scritto da Alfredo Castelli e disegnato da Corrado Roi intitolato Apocalisse, che io ho acquistato però solo a fine gennaio e letto a fine febbraio. Lo so, ma ci sono tante cose che mi guardano minacciose dallo scaffale perché comprate da mesi o anni, non è che una cosa arriva e posso leggerla subito. Ma andiamo avanti.
Il volume è di formato più grosso del solito, ma mi fa piacere perché a dire la verità la voglia di comprarlo mi è venuta prima per i disegni, poi per la tematica, che comunque mi affascina.
Se qualcuno può nascere per fare qualcosa in particolare quello è Roi, nato per disegnare l'orrore. Lo avevo già trovato in alcuni numeri di Dylan Dog e devo dire che raramente sono rimasta così colpita da delle tavole.


Torniamo però all'opera, che è una riproposizione, per fortuna abbastanza breve data la sua complessità, di Castelli dell'Apocalisse di San Giovanni, probabilmente il libro più noto del Nuovo Testamento: un insieme di creature mostruose, scene di distruzione, combattimenti, morte e follia. Una lettura che con la situazione attuale ci sta.
Nell'Apocalisse di Giovanni l'uomo è totalmente impotente, in balìa del volere di Dio che gli riversa addosso tutta la sua vendetta. Questa epidemia, per fortuna, possiamo combatterla in qualche modo. Ho solo trovato incredibile ritrovarmi a leggere un volume così in tema col periodo: splendido, con un'appendice interessante, una chiarezza inaspettata per un racconto così visionario e, come forse ho già detto troppo, dei disegni pazzeschi.
Magari volete dargli un'occhiata.
Alla prossima!

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