martedì 17 settembre 2019

PAPERI: OPERAZIONE NOSTALGIA

Ciao gente, qui Michela.
Oggi si parla di una serie animata Disney, in particolare di una che avrà sicuramente attirato chi, come me, ha ormai trent'anni e i vari acciacchi che si aggiungono alla beffa dell'età.
Ricordate DuckTales? E se no, non avevate un TV a casa?


DuckTales risorge dalle ceneri della nostra infanzia come reboot della più vecchia omonima della fine degli anni '80 e che la sottoscritta ricorda con affetto soprattutto per via della videocassetta del film ispirato alla serie, Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta. Non è vero, non sto piangendo.

Questa nuova versione è ormai uscita da un paio d'anni e ha in programma una terza stagione a breve. Approfittando delle ferie estive, ho guardato la prima, che finora avevo evitato come la peste.
Perché l'ho evitata? La risposta è abbastanza semplice: spesso i ricordi sono belli in quanto passati. Non mi andava di rovinarmi le memorie di questo cartone come ho fatto con Sailor MoonPiccoli problemi di cuore, che ho sempre amato e, beh, meglio se restano nel passato.
C'era anche il problema grafica. Alla visione del trailer ho cominciato a maledire le nuove tecniche di disegno e rimpiangere i bei tempi andati e, signora mia, una volta con le Lire si spendeva meno e si mangiava di più.



Mi sono lasciata convincere da un appassionato del mondo dei paperi e ho ceduto, l'ho guardata. Certo, quelle teste quadrate, quei colori troppo sgargianti, però che ridere e uh, i riferimenti ad altre serie passate, Darkwing Duck, il sarcasmo, gli approfondimenti psicologici, la caratterizzazione di ogni personaggio.  Ma questa serie è fenomenale! 

Dire che ero prevenuta è poco. La nuova versione batte la prima di una buona lunghezza, dandoci dei protagonisti davvero unici e soprattutto divisibili. Ricordate Qui, Quo e Qua che parlavano in coro e si vedevano sempre vicini? Ecco, dimenticateli: il nuovo trio è assolutamente particolare, ognuno dei fratelli ha un hobby, un obiettivo, un tipo di atteggiamento che non solo ve li farà ricordare, ma soprattutto distinguere.

Una rivoluzione simile c'è anche per la piccola Gaia, che da noioso personaggio secondario diventa un'esperta di arti marziali con scarse capacità relazionali e una fissa esagerata per la famiglia de' Paperoni.

E Zio Paperone? Beh, lui ama sempre il suo denaro, ma qui lo vediamo preferire l'avventura e i nipotini (o, meglio, il nipotame) alla tranquilla vita nel deposito fatta di tuffi nell'oro.

Cosa fondamentale gli episodi sono autoconclusivi, ma seguono l'evoluzione dei rapporti tra i personaggi e un filo conduttore molto importante: la ricerca della madre dei tre piccoli.

Di Della Duck non si è mai saputo molto, ma già dalla prima puntata di questa stagione Disney non cela il suo interesse a voler mostrare, finalmente, che ne sia stato di lei e perché Qui, Quo e Qua siano rimasti in affido al fratello Paperino




Trovo particolarmente bello l'adattamento italiano, ma al cast di voci originali va qualche punto in più perché composto da molti attori amati dal pubblico e chiudo dicendovi che pare che le "ospitate" famose animate aumenteranno nel corso delle puntate.
Curiosi e nostalgici, non fatevi scappare questa serie creata apposta per noi dall'impero del male che ha forgiato la nostra infanzia. Quack.

Alla prossima!

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